Reazioni&Recensioni


MARIALUISA FAGIANI - Non è un documentario, è una metafora: il “making of” di uno spettacolo la cui “prima” sembra non arrivare mai;



ADRIANO BARONE - L'ironia è l'unico atteggiamento che ti permette di non
impazzire di fronte alla mancanza di senso che tutto pervade.



STEFANO MANGINI - E' capostipite di un genere, all’interno del quale non ha ancora paragoni, sebbene già si appresti a dettarli.

EUGENIA LENTINI - Sempre sul filo di lama: da una parte il baratro della banalità, dall’altra la costruzione, attraverso il personalissimo vissuto delle “ragazze”.

CLAUDIO AIOLFI - Narrare senza necessariamente vedere il volto di un personaggio, lascia lo spazio di metterci anche il proprio. Ho trovato questa cosa sottile, geniale.

PIA MARY - Paradossalmente, per me, il tuo film è stato rassicurante, proprio per il fatto che è stato in grado di procurarmi ansia!








PROSSIME PROIEZIONI






giovedì 10 giugno 2010

recensione di Federico Rizzo Che fine ha fatto il maschio?

Un gruppo di giovani donne e Tinelli a capo della regia realizzano un film personale sul nostro presente e sulle sofferenze del dover andare avanti in una società senza danè e strapopolata da figure del femminile in continua prostituzione estetica.
Il regista, coadiuvato da una fotografia essenziale e da un montaggio intelligente, non cerca il cinema del facile consenso tanto che entrare dentro quest'opera per il comune spettatore - lobotomizzato da sceneggiature per menti fragili - non sarà, sulle prime, facile.
Tuttavia è uno sforzo che ripagherà lo spettatore poichè fatto soprattutto di dettagli e voci fuori campo mai banali.
Il film convince principalmente per la proposizione di modelli femminili veri e vibranti e per un'idea di cinema ostinata e che merita attenzione.
Rimane un interrogativo: che fine ha fatto il maschio?

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